DOMANDE AL DENTISTA DI PALERMO
Correggere la posizione dei denti
Sostanzialmente niente e’ impossibile, infatti, i trattamenti ortodontici vengono iniziati talvolta anche in età adulta per spostare con lenti e limitati movimenti dentari senza coinvolgere i processi di modellazione delle ossa mascellari, i quali contribuirebbero nei soggetti giovani – 15/20 anni – ad un miglior successo dei trattamenti stessi.
Impiantare tre denti vicini
Certamente sì ma, talvolta, non occorre perché sarebbero sufficienti solo due pilastri impiantati per poter sopperire attraverso una sovrastruttura a ponte con la quale già sarebbe sufficiente.
Quindi, non avremmo l’esigenza funzionale di inserire un terzo impianto ma affinché possa funzionare tutto al meglio e’ necessario che ci sia una distanza tra un impianto e l’altro pari ad una larghezza anteroposteriore simile ad un premolare.
Protesi dentale fissa o protesi dentale mobile
Direi senza dubbio di sì!
La ragione è legata ad una serie di fattori che mi portano a fare questa affermazione.
Il primo motivo e’ la non rimovibilità delle protesi fisse perché, di fatto, cementate e, quindi, fissate ai denti pilastri (che siano denti naturali o impianti).
Il secondo fattore è l’impossibilità di creare al di sopra delle creste mucose edentule nella mandibola o nella mascella ferite da decubito protesico con disagi e sofferenze ricorrenti per il paziente.
Il terzo fattore, non meno importante degli altri, è il minor ingombro della protesi fissa nel cavo orale e di conseguenza un maggiore comfort.
Otturazioni in amalgama e danno ai denti
Per quanto mi riguarda ai denti assolutamente no, a tal proposito aggiungerei che sono le più durevoli perché non abradibili più resistenti alla funzione masticatoria e più resistenti nel tempo, meglio modellabili per ridar vita ad un rifacimento anatomico congruo dei denti stessi. Si e’ dimostrato che l’amalgama stimoli la formazione secondaria di dentina riparatrice del processo induttivo carioso che distrugge il dente. Per quello che potrebbe invece causare in termini di salute generale ad oggi esistono pochi studi clinici che hanno dato prova della nocività della amalgama e dei suoi componenti di certo e’ questo solo un mio giudizio personale trattasi Di un materiale odontoiatrico conservativo vetussso che utilizzava persino il mio caro nonno nella sua pratica odontoiatrica 1935 e visto la sua grande utilizzazione e diffusione planetaria ad oggi avremmo avuto tangibilmente molte e molte più patologie causate dallo steso a chi ne riceveva l’utilizzo.
Perché il dente del giudizio duole?
Questa domanda prevede cause multi fattoriali.
Una di queste è l’anomalo posizionamento durante la fase eruttiva che può verificarsi in un individuo, uomo o donna che sia, che ha ottenuto un consolidamento scheletrico della mandibola o della mascella si manifesta, occasionalmente o ricorrentemente, anche per mancato spazzolamento con infiammazione locale e, di conseguenza, fastidiosi dolori.
Un altro motivo, che si presenta spesso, è quello che il percorso eruttivo del dente determina una spinta eccessiva sull’arcata dentaria e quindi dolore.
La radice di un dente va sempre estratta quando si procede per un’avulsione?
A parere mio, no!
Le condizioni generali e locali del paziente possono indurre l’operatore a sospendere l’intervento per profuso sanguinamento o anche per una narcosi locale, che non può ulteriormente protrarsi, o anche per stanchezza che il paziente ha nel tenere aperta la bocca.
Questi e altri motivi posso indurre l’odontoiatra alla non prosecuzione della terapia exodontica “estrattiva”.
Si può, poi, valutare insieme con l’odontoiatra l’effettiva necessità di ripetere l’intervento, valutando adeguatamente rischi e benefici.
Fattore di rischio per la carie
Nessun odontoiatra ha il diritto di condizionare, al fine di prevenire la carie, una dieta specifica al suo paziente ma ha, comunque, il dovere di istruirne i comportamenti per una buona igiene orale domiciliare nell’ambito di quelli che sono tre intervalli temporali canonici per mezzo di lavaggio con l’utilizzo di spazzolino e filo interdentale – al mattino, dopo la colazione, a pranzo e a cena -, eseguiti con il giusto tempo e la giusta tecnica, sapendo bene che il paziente deve avere anche consapevolezza che dimenticare questi 3 importantissimi intervalli dopo un pasto con abbondanti carboidrati può senza dubbio implementare la possibile incidenza di carie.
Fattori che determinano le retrazioni gengivali
Le retrazioni gengivali sono problematiche molto diffuse in quelle persone che spazzolano il proprio cavo orale in maniera aggressiva, con spazzolini dalle setole dure e di bassa qualità ma questa diffusa problematica è riconducibile ad una dinamica multi fattoriale che prescinde dal modo di spazzolare e che si può individuare, a seguito di attento ed obiettivo esame del cavo orale.
Si possono mettere in evidenza dei silenti traumi occlusali, che possono essere difficilmente individuati dal dentista se non dopo un maggiore approfondimento.